Lavanderie industriali, rinnovato il contratto: aumento sui minimi di 155 euro

28 Marzo 2023

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Per i 20mila lavoratori delle 1.200 lavanderie industriali che operano soprattutto nel settore sanitario e dell’ospitalità, arriva un aumento sui minimi di 155 euro che diventano 168 euro se consideriamo l’aumento complessivo. È stato infatti trovato l’accordo tra Assosistema Confindustria e i sindacati di categoria, Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per il triennio 2023-2025 che era scaduto a fine dicembre del 2022.

Secondo quanto spiega una nota sindacale l’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 155 euro per la categoria B1 che sarà modulato in modo diverso a seconda dei settori. Per le aziende che operano nel settore del turismo l’aumento sarà in 4 tranche: 40 euro da marzo 2023, 45 euro a maggio 2024, 50 euro a maggio 2025 e 20 a ottobre 2025. Per le aziende che operano nel settore sanitario le tranches saranno sempre 4 ma modulate in modo diverso: 20 euro da marzo 2023, 20 a dicembre 2023, 50 a giugno 2024, 65 ad aprile 2025. Il montante complessivo arriverà a 3mila euro in entrambi i settori. All’aumento sui minimi si aggiunge il contributo a carico delle aziende per il Fasil che passa da 8 a 12 euro durante il triennio. È stato anche condiviso l’impegno a rafforzare il livello delle prestazioni sanitarie offerte.

Le parti hanno concordato l’aumento dell’elemento perequativo da 260 a 350 euro per chi non fa contrattazione di secondo livello.

Tra i punti qualificanti della parte normativa dell’intesa, secondo quanto spiegano i sindacati, c’è il passaggio automatico dal livello A1 al livello A2 dopo 20 mesi dall’assunzione, anche in periodi non continuativi. Inoltre è stata inserita una percentuale del 15% di maggiorazione per il lavoro supplementare a partire dalla prima ora di lavoro ed è stata aumentata la percentuale di maggiorazione in caso di clausole elastiche dall’1,5% al 15%.

La reperibilità, secondo l’accordo, verrà regolamentata attraverso gli accordi sindacali. Infine è stato istituito l’organismo paritetico nazionale salute e sicurezza con il compito di programmare azioni per il miglioramento delle condizioni di lavoro, attività formative, studi e ricerche inerenti salute, ambiente e sicurezza.