Santander, sulla ristrutturazione trattativa in salita con i sindacati

14 Settembre 2023

Santander consumer bank Italy razionalizza filiali e lavoratori, ma i sindacati annunciano battaglia sul piano il cui annuncio cade in un momento molto particolare, a ridosso della ripresa del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro dei bancari Abi. «In una società sempre più digitale in cui i clienti preferiscono i canali virtuali alle filiali», spiegano dalla banca, è stato deciso «di investire nei canali di digitalizzazione e chiudere le filiali fisiche per continuare a offrire il miglior servizio ai clienti».

Dopo la comunicazione del 12 settembre che prevede la chiusura di 21 filiali e la riduzione di un centinaio di persone – circa il 14% dei 738 addetti in Italia – nelle scorse ore è stato avviato il confronto con i sindacati (Fabi e Fisac Cgil) che sono però fermamente contrari al piano di ristrutturazione e hanno chiesto i dettagli dell’informativa dei giorni scorsi per avviare il confronto sulla procedura: ci saranno poi 50 giorni per trovare un’intesa.

La partenza del negoziato è tesa perché il piano tocca proprio 2 punti molto sensibili su cui i sindacati del credito sono impegnati da tempo a dare battaglia e cioè la riduzione delle filiali con conseguente abbandono del territorio e la riduzione del personale.

«Gli elementi ad oggi presentati al tavolo di consultazione non consentono la disamina puntuale di tutti i temi oggetto di esame congiunto. Nel prossimo incontro, calendarizzato per il 20 settembre, le organizzazioni sindacali attendono dunque le specifiche richieste in data odierna per il prosieguo del confronto», spiega il segretario coordinatore della Fabi di Torino, Paola Cogli Ciccarelli. Per la Fisac Cgil, Cinzia Borgia, segretaria del Piemonte con delega nazionale su Scb, aggiunge che i sindacati hanno «chiarito la disponibilità ad affrontare il confronto ma utilizzando in primis tutti gli strumenti a disposizione del settore del credito, iniziando da quelli ordinari, volti a mitigare l’impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori, ivi comprese le riconversioni professionali, per noi elemento essenziale in questa procedura».

Dalla banca spiegano che c’è l’impegno «a ridurre al minimo i licenziamenti ove possibile. Siamo pienamente impegnati a continuare a mantenere la nostra posizione di leadership nel mercato italiano del credito al consumo e continueremo a investire in tal senso». Tutti i prodotti di Santander Consumer bank Italia continuano e continueranno a funzionare regolarmente attraverso i canali disponibili. Pur chiudendo le filiali fisiche, l’istituto continuerà a investire nei processi di digitalizzazione e non lascerà l’Italia, dove ci saranno altri investimenti in innovazione.